“TOLTO IL DENTE…TOLTO IL MALE”! NE SIETE PROPRIO SICURI?
Lucia osserva la stanza scarsamente illuminata e poco arieggiata. Davanti a lei sono sedute due signore di mezza età: quella di destra sfoglia una rivista in modo meccanico e quasi assente. Non sta leggendo. Si sofferma sulle fotografie, mentre il suo viso rivela una sorta di apprensione. Lucia lo capisce dal fatto che la sua gamba accavallata si muove a ritmo frenetico. La signora di sinistra invece è molto più rilassata. Guarda il telefonino e ogni tanto un sorriso le illumina il volto. A lato della piccola finestra c’è una famiglia: madre, padre e bimbetto di pochi mesi. Tra carrozzina e borse hanno occupato tutte le quattro sedie disposte ben allineate contro la parete. La mamma è nervosa: si tocca ripetutamente la guancia visibilmente gonfia.
Dall’altro lato due adolescenti parlano sottovoce tra di loro tra risolini e battutine, mentre la signora vicina, forse la madre, sfoglia un ipad con una espressione assorta. Lucia sente la porta dello studio dentistico aprirsi. Finalmente è arrivato il suo turno!
Lucia ha quarantacinque anni. Sposata da quindici e mamma di Sofia, una ragazzina di quattordici anni. E’ un’impiegata. Il suo lavoro le piace e lo fa anche con dedizione ma non si può dire la stessa cosa dell’ambiente lavorativo: non riesce ad andare d’accordo con i suoi colleghi e il capo ufficio sembra averla presa in antipatia. Anche in famiglia le cose non vanno così bene: con suo marito negli ultimi anni il rapporto si è deteriorato e di questo sembra averne sofferto parecchio la figlia, sempre più ribelle e intollerante. Lucia è ancora giovane ma nonostante ciò ha già sofferto di diverse patologie, soprattutto gastrointestinali: reflusso gastrico con tosse stizzosa, ernia iatale, colon irritabile senza contare i mal di testa, l’insonnia e gli sbalzi di umore caratterizzati da picchi di ansia e depressione e purtroppo anche la sua tiroide sta cominciando a scompensare. Quest’ultimo anno è stato per lei molto impegnativo per una grave patologia che ha interessato sua madre e ora il mondo sembra crollarle addosso. Come se non bastasse ora si è aggiunto il “problema” ai denti. La panoramica rivela un quadro tutt’altro che incoraggiante: parodontite acuta e alcune carie in fase iniziale oltre al “maledetto” molare che è da una vita che le crea problemi. Del resto non ha mai dedicato molto tempo alla cura della propria salute orale: a mala pena 3 pulizie dei denti in dieci anni, poca cura anche nelle pulizie quotidiane e un continuo rimandare le visite di controllo, tamponando la cosa con farmaci antidolorifici.
A dire la verità, fin da piccola i denti erano stati un suo punto debole: carie e infezioni continue, apparecchi per male occlusione, il tutto trattato con ripetute terapie antibiotiche. Così gli antibiotici, gli antinfiammatori e gli antidolorifici erano diventati negli anni la “soluzione” a tutti suoi problemi, ma ultimamente la situazione era degenerata: aveva sempre più l’impressione che le due cose, la degenerazione dei suoi denti e quella del suo apparato gastrointestinale, viaggiassero all’unisono. Ebbene Lucia ha avuto una giusta intuizione. Lo sapevate che la salute del nostro organismo dipende anche dalla salute delle nostre mucose orali e da quella di ogni nostro singolo dente?
E non parlo solo di carie e di denti infetti ma anche di denti devitalizzati, di radici relitte (residui di radici “dimenticate” nel corso di una estrazione e rimaste nella mandibola), di cavitazioni (che di solito si formano in corrispondenza del sito di estrazione di un molare), di denti del giudizio inclusi nell’osso mandibolare, di male occlusioni ecc. Tutte queste condizioni, se sottovalutate, nel tempo possono concorrere alla genesi di disturbi e patologie infiammatorie cronico degenerative.
Vi può sembrare impossibile ma un “focus dentale” può condizionare pesantemente la nostra salute. E questo perché il nostro organismo è un insieme di più parti inter correlate, è una rete di interconnesioni gestite da sistemi di regolazione e sistemi di autoguarigione. Chi non si rende conto di questa interconnessione non è in grado di occuparsi di salute ma si limita ad essere un prescrittore di farmaci, bloccato in protocolli molto spesso inefficienti, obsoleti e per questo pericolosi. Se impariamo a ragionare con una mentalità più olistica, non ci stupiremo che una devitalizzazione mal eseguita, nel tempo può causare problemi di salute. Un dente devitalizzato è un dente privato della polpa, letteralmente è un tessuto morto (de-vitale) in un organismo vivo e quindi una potenziale fonte di infezione. Infatti può diventare cibo per batteri anaerobici molto tossici che possono migrare attraverso il torrente ematico o possono infettare l’osso sottostante che, infiammandosi e andando in necrosi, può causare una cavitazione osteomandibolare.
Questa condizione patologica produce dei mediatori chimici chiamati citochine il cui eccesso può diventare una concausa di malattie cronico infiammatorie. Sapete come è fatto un dente? Lo strato più esterno e più duro è lo smalto che avvolge la dentina. Questa sostanza a sua volta avvolge la camera pulpare che è una struttura interna morbida e viva che ospita i vasi sanguigni e i nervi. Le radici del dente discendono nella mandibola e sono mantenute dal legamento paradontale. Ogni dente oltre ai canali principali possiede anche dei canali supplementari molto piccoli, potremmo definirli un “labirinto” di tubuli che se messi in fila uno dopo l’altro raggiungerebbero una lunghezza di ben quattro chilometri. Molteplici microorganismi si spostano regolarmente all’interno di questi tubuli. Quando il dente viene devitalizzato e quindi svuotato di tutta la polpa viva e riempito di una sostanza che isola il dente dalla circolazione sanguigna, il labirinto di tubuli diventa la casa preferita da batteri che vi si nascondono, al sicuro dall’attacco di antibiotici e dalla reazione del sistema immunitario. Ecco che allora avere un organismo in salute ed un sistema immunitario efficiente può fare la differenza, perché solo il nostro sistema di difesa è in grado di bloccare i batteri patogeni che, allontanandosi dal dente infetto, riescono ad infettare altri distretti anche molto distanti.
Ma quanti di noi possono dire di avere un sistema immunitario forte ed efficiente? Oramai lo sapete! La sua efficacia dipende moltissimo dal nostro stile di vita e dalla nostra alimentazione. Purtroppo le abitudini alimentari negli ultimi decenni sono cambiate drasticamente in peggio e questo ha causato un peggioramento sia del nostro stato di salute generale che dei nostri denti. Infatti sono in netto aumento i casi di problemi ortodontici: denti sporgenti, denti del giudizio storti o inclusi totalmente o parzialmente nell’osso mandibolare, male occlusione ma anche carie e parodontiti. Tutte disfunzioni che ci costringono a cure odontoiatriche non sempre eseguite nel migliore dei modi. Ad esempio, se l’estrazione del dente del giudizio non viene eseguita con la rimozione contemporanea del legamento paradontale, si lascia in quel sito una sostanza morta che può divenire cibo per i batteri anaerobi, responsabili di infezioni dell’osso mandibolare. Queste infezioni a volte sono asintomatiche e nel tempo possono causare malattie infiammatorie come ad esempio l’artrite o addirittura scompensi psicoemotivi, come l’ansia e la depressione. Anche la male occlusione è un’altra concausa nascosta di malattie legate allo stato di salute dei nostri denti. Essa provoca uno scompenso non solo a livello dell’articolazione temporo-mandibolare ma anche in distretti impensabili come l’apparato gastro intestinale, con tutta una serie di sintomatologie che molto spesso non trovano una diagnosi ben definita. Quindi attenzione! Dietro a una periartrite, una lordosi, una stanchezza cronica, una debolezza muscolare, una aggressività immotivata, una emicrania persistente, un’artrosi, una pesantezza digestiva, un disagio psicoemotivo potrebbe esserci un problema di male occlusione o di “focus dentale”.
Io sono convinta che la maggior parte delle patologie siano legate a problemi di disbiosi intestinale, dovuta a uno squilibrio del nostro Microbioma intestinale ma ricordatevi che esiste anche un Microbioma orale, costituito da una comunità microbica ricca e diversa, composta da più di 700 specie differenti di batteri, compresi funghi e protozoi. Anche in questo caso parliamo di microorganismi “buoni” e “cattivi” che vivono in equilibrio, collaborando con il sistema immunitario, a patto che l’organismo sia in salute. Il Microbioma orale è attivamente coinvolto nella nostra salute complessiva, sia a livello oro-faringeo che sistemico. Viene influenzato da fattori endogeni ed esogeni che ne possono compromettere l’omeostasi, traducendosi in svariati quadri patologici.
Insomma il messaggio che voglio mandarvi oggi è che la causa delle nostre malattie è da considerarsi di natura multifattoriale e quasi sempre ha origine nello scompenso del delicato equilibrio che intercorre tra le nostre mucose (siano esse intestinali o orali) che ospitano i vari Microbioma e il nostro sistema immunitario. Solo scavando in profondità possiamo pensare di arrivare alla “radice del problema” e solo analizzando la cosa da un punto di vista olistico, considerando l’essere umano un mondo di interconnessioni, possiamo puntare al raggiungimento e al mantenimento della nostra salute. La bocca a livello simbolico è l’apertura attraverso la quale il nutrimento, che ci permette di vivere, entra nel nostro corpo. Costituisce il primo contatto tra il mondo interno ed esterno. Imparate a prendervi cura di questa cavità così importante e magari potrete anche voi un giorno scoprire che, semplicemente facendo le cose per bene e facendovi seguire da giusti e informati professionisti, un problema osteoarticolare, gastrointestinale, posturale o psicoemozionale, che vi ha accompagnato per molti anni, riacutizzandosi periodicamente, senza che nessuno sia mai riuscito a risolverlo, potrebbe alleviarsi se non addirittura scomparire.
Simona Oberto
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