ALLO SPECCHIO…I PRIMI SEGNI DI INVECCHIAMENTO PRECOCE!
Mariasole si guarda allo specchio, una mattina come tante altre, e scorge vicino alle
tempie i primi capelli bianchi. A questo punto osserva il suo volto un po’ più a lungo
del solito, si mette in favore di luce e si sofferma su particolari, fino a quel momento
ignorati. La sua attenzione è attirata da quel gruppetto di rughe sottili ma profonde
agli angoli delle palpebre. La concentrazione cresce e subito nota delle leggere
occhiaie sotto gli occhi, eppure la sera prima è andata a dormire presto e la sua cena è
stata equilibrata e leggera!
La sua perlustrazione continua: con le mani si accarezza la
pelle e prendendola tra le dita la tira leggermente per provarne l’elasticità. Il risultato
la spiazza! La sua pelle è secca, spenta e poco elastica. A questo punto dà un occhiata
ai suoi capelli e nota che sono sempre più radi, fragili e opachi. Il suo volto è stanco e
il suo sguardo è spento, si rende conto che qualcosa sta cambiando in lei…eppure ha
solo 45 anni ma il suo volto ne dimostra molti di più! E per la prima volta il suo
pensiero si sofferma sull’invecchiamento del suo organismo. “Invecchiamento
precoce”, aggiungerei io. Sì, perché il nostro organismo non sta più invecchiando in
modo naturale e fisiologico ma forzato e patologico. Invecchiamento alla cui base
c’è una corresponsabilità dello “stress ossidativo”.
Ma che cosa è lo stress ossidativo?
E perché è in grado di farci invecchiare prima? Facciamo un passo indietro. La
Nutrigenomica ci insegna che il cibo è un’ “informazione molecolare” che, entrando
all’interno del nostro organismo attraverso l’apparato digerente, modula i processi
metabolici più profondi, ma il cibo è anche il nostro “carburante”. Infatti ogni
alimento che ingeriamo viene metabolizzato per produrre energia indispensabile per
il corretto funzionamento del nostro organismo. Per produrre l'energia l'organismo ha
bisogno di alimenti e di ossigeno. La gran parte del processo energetico avviene nei
mitocondri, degli organelli presenti in ogni nostra cellula, definiti appunto “centrali
energetiche”. L’ossidazione è parte naturale di questo processo, essa priva alcune
molecole di ossigeno di uno dei due elettroni che possiedono, trasformandole appunto
in radicali liberi (ROS). I ROS sono paragonabili al gas di scarico di un motore di una
macchina! Se sono in quantità minima sono benefici, in quanto aiutano il sistema
immunitario nell'eliminazione di germi e batteri patogeni, ma se il loro livello si
innalza troppo, diventano tossici.
Perché? Perchè queste molecole instabili, girando
all’interno del nostro organismo alla ricerca dell’elettrone perso, danneggiano tutto
ciò che incontrano: dalla membrana cellulare, alle proteine, fino allo stesso DNA. Il
loro effetto dannoso è ingigantito anche dal fatto che, con un effetto domino, si
diffondono molto facilmente, trasformando le cellule attaccate in altri radicali liberi.
Il nostro organismo in condizioni fisiologiche normali è in grado di tenere sotto
controllo queste pericolose molecole, attraverso l’attivazione di speciali sistemi
tampone e potenti sistemi antiossidanti, ma quando la produzione endogena di
radicali liberi supera la capacità di neutralizzazione da parte dei meccanismi
antiossidanti, si viene a determinare appunto uno “stress ossidativo” che a lungo
andare procura una progressiva usura psicofisica, definita “invecchiamento precoce”.
Questo processo viene accelerato anche dal fatto che le cellule, costrette a vivere in
un ambiente iperacido e carico di tossine, si “difettano” più facilmente, perdendo la
funzionalità e la capacità di rigenerarsi e ripararsi. Sono numerose le ricerche
scientifiche che dimostrano una forte correlazione tra l’aumento dello stress
ossidativo e il diffondersi, in età sempre più giovane, di patologie neurodegenerative
come l’arteriosclerosi, il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, o malattie
minori come l’alopecia androgenetica! Ma quali sono i fattori più comuni che
favoriscono i ROS? Fattori chimici ( l’abuso di farmaci di sintesi, le droghe, il fumo,
l'alcool e tutte le sostanze inquinanti), fattori fisici (radiazioni da bassa frequenza,
rumore, radiazioni ultraviolette, ioni positivi, microonde, campi
elettromagnetici), fattori biologici (parassitosi, infiammazione cronica, malattie
infettive), fattori mentali (depressione, attacchi di panico, ansia), fattori nutrizionali
(disturbi alimentari, iponutrizione), ma anche un eccesso o difetto di attività fisica. Il
nostro organismo risponde a questi “stressogeni” attivando potenti sistemi
antiossidanti come gli enzimi Catalasi, il Superossido Dismutasi, il Glutatione, il
CoEnzima Q10 e l’acido alfalipoico. Quest’ultimo oltre a essere un acido grasso
endogeno, cioè prodotto dall’organismo, viene introdotto anche con l’alimentazione,
attraverso: broccoli, spinaci, pomodori, insalate, piselli, riso integrale, cavoli e carne.
Questo potente antiossidante favorisce la rigenerazione di altre potenti sostanze
antiossidanti quali la vitamina C e la vitamina E, inoltre aumenta i livelli di
glutatione nelle cellule. A proposito di vitamina C, essa è contenuta soprattutto nella
frutta e nella verdura. Ma anche in piante come la rosa canina, l’acerola o il camu
camu o in germogli, come l’erba di orzo o in bacche come quelle di goji e quelle di
acai.
Il giuggiolo ne contiene ben 20 volte in più rispetto a qualsiasi tipo di agrume. E
ancora il succo di Noni che oltre a contenere un’ottima quantità di vitamina C è molto
ricco di vitamina A. La vitamina A è abbondante anche nell’olio di fegato di
merluzzo, nelle uova, nel peperoncino, nelle carote e nella paprika. Altro potente
antiossidante è la vitamina E presente negli oli vegetali, come l'olio di germe di
grano, di mandorle, di girasole, d'oliva, di cotone e di mais, ma anche nelle mandorle,
nocciole e arachidi. Antiossidanti sono i polifenoli, le antocianine e i flavonoidi come
la quercetina contenuta nelle cipolle e nei funghi o il licopene, un carotenoide che
troviamo nel pomodoro (soprattutto nella parte gelatinosa e nei semi). Molti
polifenoli antiossidanti sono presenti nell’olio extravergine d’oliva spremuto a
freddo, nel cioccolato extra fondente, nel vino rosso, nel te verde e nero e nei frutti di
bosco. Ogni giorno le nostre molecole subiscono migliaia di attacchi da parte dei
ROS. Da giovani, il nostro organismo, grazie ai potenti sistemi tampone e
antiossidanti riesce a difendersi, ma superata una certa età le nostre “protezioni” si
fanno più fragili e meno efficienti! Come difenderci? Con uno stile di vita sano ed
equilibrato, come quello che ci insegna la Nutrigenomica, la scienza che si prende
cura delle nostre cellule.
Simona Oberto
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