SBIRCIANDO TRA LE ABITUDINI CULINARIE DEL RESTO DEL MONDO
Corriere di Chieri del 1 Dicembre 2017
Sempre più sovente viene sottolineato il diretto rapporto che esiste tra cibo e stress, tra cibo e iponutrizione. Da un lato lo stress ci fa ingrassare perché ci fa mangiare di più, attribuendo al cibo un pericoloso ruolo di “sostituto” di gratificazione mentale, dall’altro il cibo sempre più processato e privato di nutrienti importanti, non riuscendo più a soddisfare la reale “fame” delle nostre cellule, ci regala poca energia e cattiva lucidità mentale, amplificando il nostro stato di ansia e tensione. Con il passare degli anni, il peso aumenta, la pancia gonfia e di pari passo crescono le insicurezze e la poca autostima. Così si entra in un circolo vizioso in cui si mangia sempre di più e male, cercando una via di uscita dai nostri problemi nel conforto del cibo. Ma allora cosa possiamo cambiare della nostra nutrizione per migliorare la qualità della nostra vita? Direi che la parola d’ordine è il “cambiamento”! Tra poco è Natale, festa che riunisce intere famiglie intorno a tavole imbandite, perché il condividere cibo e la convivialità sono un aspetto molto importante di questa tradizione. Anche dal punto di vista emozionale il Natale è una festa molto sentita, perchè ci tocca nel profondo dell’animo, spingendoci a buoni propositi e importanti cambiamenti! Allora quale occasione migliore del Natale, per regalare un bel “cambiamento” alle nostre abitudini alimentari? Proviamo a regalarci una idea, sbirciando nelle tradizioni culinarie in paesi finanche dall’altra parte del mondo.
In India, uno dei piatti più comuni nella tradizione natalizia è sicuramente il Birvani, uno dei piatti più completi con il suo mix di riso basmati, carne o pesce e le immancabili spezie come il curry e una spruzzata di pepe nero, accompagnato dai Sannas, panetti a base di farina di riso conditi con oli aromatici ed erbette, il tutto servito con un contorno di verdure grigliate. In Portogallo, un elemento tipico del Natale è il fuoco e per questo la Vigilia è abitudine accendere un grande falò attorno al quale imbandire una cena il cui protagonista assoluto in cucina è il baccalà, il piatto nazionale per eccellenza. Per preparare questo gustoso piatto, le donne di casa seguono la ricetta originale fatta con verza, patate, carote e uova. Nella usanza culinaria portoghese si incontrano anche le frittelle Rabanadas: delle fette di pane imbevute in latte, zucchero e buccia di limone. Da non dimenticare il Broas de Milho: il dolce tipico di Lisbona, realizzato con farina di mais, anice e cedro. In Etiopia, uno dei piatti tipici del Natale è il Doro Wat, che è anche una delle ricette più famose del paese: si tratta di uno stufato di pollo piccante impreziosito da salsa di pomodoro, cipolle e spezie varie. Si accompagna sempre con l’Injera, una specie di pane acido su cui lo stufato viene letteralmente appoggiato come su un piatto. In Germania, la vera festa natalizia comincia con il pranzo del 25 e prevede un ricco menù. Nella tradizione tedesca, l’Hauptteller, ovvero la portata principale, è il Martinsgans un delizioso arrosto d’oca ripieno di castagne, mele e cipolle, accompagnata da cavolo rosso e i Klobe, ossia dei grandi gnocchi di patate. Ma si può optare anche per un menù di pesce con le Carpe di Natale le così dette Weihnachtskarpfen. I dolci sono però i veri protagonisti delle feste natalizie in Germania, per esempio il Lebkuchen, una torta speziata al miele, e lo Stollen, un panetto a base di mandorle, canditi, frutta secca e zucchero, la cui forma ricorda il piccolo Bambin Gesù avvolto nelle fasce.
Nel Nuovo Continente, dove esistono diverse tradizioni legate al Natale a causa della natura fortemente cosmopolita di questo paese, la maggior parte delle tradizioni esistenti sono state ereditate dagli europei e rappresentano un miscuglio tra usanze antiche e nuove. La tradizionale cena del giorno di Natale americana è generalmente composta da tacchino o prosciutto arrosto accompagnato da verdure, purea di patate e salsa di mirtilli. Il dessert delle feste non può che essere quello che secondo la tradizione è il dolce preferito di Babbo Natale: il Mince pies. È usanza lasciare infatti questa tortina di pasta frolla ripiena di frutta secca sul bordo del caminetto, magari con a fianco un bicchiere di brandy, un ottimo spuntino per Santa Claus. Quindi perché non portare sulla nostra tavola natalizia un piatto nuovo: dall’esotica India alla vicina Germania, dalla Lisbona portoghese all’Etiopia con una veloce puntata oltre oceano, negli Stati Uniti d’America?